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Cheratite da lenti a contatto: prevenzione e trattamenti innovativi

07 August 2024 | Oftalmologia News
Cheratite da lenti a contatto: prevenzione e trattamenti innovativi

La cheratite da Acanthamoeba è una grave infezione della cornea che può portare a complicazioni visive significative, inclusa la perdita permanente della vista. L'incidenza di questa infezione è in aumento, soprattutto tra gli utilizzatori di lenti a contatto.

Vediamo in dettaglio cos'è l'Acanthamoeba, come si sviluppa l'infezione, l'importanza della corretta gestione delle lenti a contatto e i trattamenti innovativi, con un focus particolare sulle nanoparticelle.

Cos'è l'acanthamoeba e come si verifica l'infezione

L'Acanthamoeba è un'ameba a vita libera che si trova comunemente in ambienti naturali e artificiali, come acqua dolce e salata, suolo, aria, fontane e piscine.

Questa ameba può contaminare le lenti a contatto attraverso l'uso di acqua di rubinetto per il loro lavaggio o l'indossamento durante il nuoto.

Una volta che le amebe aderiscono alla lente, possono invadere la cornea, causando gravi danni ai tessuti oculari.

L'infezione da Acanthamoeba si manifesta con sintomi come forte dolore agli occhi, visione offuscata e lacrimazione.

Poiché questi sintomi sono comuni ad altre infezioni corneali, la cheratite da Acanthamoeba è spesso diagnosticata erroneamente, ritardando il trattamento adeguato e aumentando il rischio di complicazioni gravi, inclusa la cecità.

Importanza della corretta gestione delle lenti a contatto

La corretta gestione delle lenti a contatto è essenziale per prevenire infezioni come la cheratite da Acanthamoeba. È fondamentale seguire rigorose pratiche di igiene, come:

  • Evitare di lavare le lenti con acqua di rubinetto.
  • Non indossare le lenti durante il nuoto.
  • Utilizzare soluzioni disinfettanti efficaci.
  • Sostituire regolarmente il contenitore delle lenti.
  • Non dormire con le lenti a contatto, a meno che non siano progettate per l'uso prolungato.
applicazione lenti a contatto

Prevenzione della cheratite da lenti a contatto

Per prevenire la cheratite lenti a contatto è importante adottare un'adeguata routine di pulizia e disinfezione. Prima di manipolare le lenti, lavarsi accuratamente le mani. Usare soluzioni specifiche per pulire e conservare le lenti a contatto, evitando l'uso di acqua di rubinetto. La disinfezione delle lenti deve essere eseguita seguendo le indicazioni del produttore per garantire un corretto uso.

Gli studi hanno dimostrato che l'aumento del contenuto di acqua e la ionizzazione delle lenti a contatto possono favorire l'adesione delle amebe. Pertanto, l’uso di lenti con minore contenuto di acqua e non ioniche può ridurre il rischio di infezione. Inoltre l'integrazione di nanoparticelle nelle soluzioni per lenti a contatto potrebbe migliorare significativamente la loro attività anti-amebica.

Terapia attuale e sfide

Attualmente non esiste una terapia completamente efficace contro la cheratite da Acanthamoeba.

I trattamenti includono l'uso di farmaci come clorexidina digluconato, propamidina isethionate e poliesametilene biguanide (PHMB). Questi farmaci alterano la membrana citoplasmatica dell'ameba, ma possono essere tossici per gli occhi e raramente portano a un recupero completo. La prevenzione rimane fondamentale per ridurre il numero di infezioni.

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Innovazioni nel trattamento della cheratite

Le nanotecnologie hanno mostrato promettenti sviluppi nel campo medico, specialmente con l'uso di nanoparticelle come agenti antimicrobici. Le nanoparticelle possono penetrare e alterare la struttura della membrana cellulare, produrre specie reattive dell'ossigeno (ROS), interrompere enzimi della catena respiratoria e inibire la sintesi proteica.

Nanoparticelle di argento, platino e biossido di titanio hanno mostrato attività antimicrobica contro vari batteri, virus, funghi e protozoi. In particolare, le nanoparticelle di argento sono efficaci nel ridurre l'adesione dell'Acanthamoeba alla superficie delle lenti a contatto.

Recenti scoperte

Le nanoparticelle d’argento sono state studiate per la loro capacità di migliorare l'efficacia dei trattamenti contro l'Acanthamoeba.

Studi hanno dimostrato che queste nanoparticelle possono ridurre l’attività metabolica e la capacità di aderenza dell’Acanthamoeba, migliorando l'efficacia di farmaci come l’amfotericina B e la nistatina.

Un approccio innovativo prevede l'uso di farmaci antidiabetici come coniugati con nanoparticelle d'argento. Basse concentrazioni di antidiabetici rivestite con nanoparticelle d'argento hanno mostrato un buon effetto anti-amebico, aprendo la strada a trattamenti più efficaci e meno tossici.

La cheratite da Acanthamoeba è una grave infezione che può avere conseguenze devastanti per la vista.

La prevenzione attraverso una corretta gestione delle lenti a contatto e l'uso di soluzioni disinfettanti efficaci è essenziale. Le nanotecnologie offrono nuove prospettive per migliorare la disinfezione delle lenti e i trattamenti terapeutici, riducendo così il rischio di infezione e migliorando la qualità della vita dei pazienti.



Nota: Il contenuto del presente articolo non è inteso né raccomandato come sostituto di consigli, diagnosi o trattamenti medici. Pertanto è sempre necessario chiedere il parere di un medico in merito a qualsiasi domanda, condizione clinica, trattamento o argomento trattato nel presente documento. Per Te non si assume nessuna responsabilità sull'utilizzo autonomo delle informazioni indicate. Per ulteriori info clicca qui

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