Statine e dolori muscolari: cosa sono, cause, sintomi e trattamenti
Le statine sono una classe di farmaci ampiamente utilizzata per il trattamento dell'ipercolesterolemia e delle malattie cardiovascolari aterosclerotiche.
Sebbene siano efficaci nel ridurre i livelli di colesterolo LDL e nel prevenire eventi cardiovascolari, le statine possono causare effetti collaterali, tra cui dolori muscolari.
Vediamo quindi cosa sono le statine, come agiscono e i meccanismi alla base dei loro effetti collaterali, con particolare attenzione alla miotossicità.
Cosa sono le statine e come agiscono?
Le statine, o inibitori dell’idrossimetilglutaril coenzima A reduttasi (HMG-CoA reduttasi), sono farmaci che riducono le concentrazioni plasmatiche di colesterolo totale, trigliceridi e colesterolo delle lipoproteine a bassa densità (LDL), aumentando al contempo i livelli di colesterolo delle lipoproteine ad alta densità (HDL).
Questi farmaci agiscono legandosi competitivamente all'enzima HMG-CoA reduttasi, inibendo la produzione endogena di colesterolo all'interno degli epatociti.
Di conseguenza i recettori LDL sulla superficie degli epatociti vengono regolati, facilitando la rimozione del colesterolo circolante nel sangue.
Storia delle statine
La prima statina, la mevastatina, fu scoperta da Akira Endo negli anni '70, isolata da un fungo.
Da allora, le statine hanno avuto un grande impatto sia nel campo accademico che farmaceutico, portando alla scoperta e alla sintesi di varie statine clinicamente disponibili oggi.
La somministrazione delle statine è approvata solo per via orale dalla Food and Drug Administration (FDA). Dopo la somministrazione, le statine vengono assorbite rapidamente, raggiungendo la concentrazione plasmatica massima entro 4 ore nelle formulazioni a rilascio immediato.
Metabolismo e biotrasformazione delle statine
Le statine sono somministrate in forme attive di idrossiacidi, tranne la simvastatina e la lovastatina, che richiedono la biotrasformazione in vivo dalle loro forme di profarmaco lattonico per esercitare effetti farmacologici.
Le statine vengono metabolizzate principalmente nel fegato prima dell'eliminazione attraverso la bile. Gli enzimi del citocromo P450 (CYP450) sono responsabili della biotrasformazione ossidativa delle statine, mentre la glucuronidazione è facilitata dagli enzimi uridina 5'-difosfo-glucuronosiltransferasi (UGT).
Effetti collaterali
Nonostante le statine siano generalmente considerate una classe di farmaci ben tollerata, sono associate a vari effetti avversi, tra cui miopatia, disfunzione renale e disfunzione epatica.
Una revisione sistematica e meta-analisi di studi randomizzati con oltre 90.000 partecipanti ha evidenziato un aumento significativo del rischio relativo e assoluto di miopatia e disfunzione epatica.
Miotossicità indotta da statine
La miotossicità indotta da statine è uno degli effetti collaterali più comuni, con una prevalenza che varia dal 7 al 30%.
La miotossicità si manifesta con affaticamento, dolore muscolare, crampi notturni e debolezza muscolare.
Una dose elevata di statine aumenta il rischio di sviluppare miotossicità. Il tempo medio di insorgenza dei sintomi muscolari è di circa 6 mesi, mentre la risoluzione dei sintomi avviene circa 2 mesi dopo l'interruzione della statina.
Meccanismi della miotossicità
I meccanismi alla base della miotossicità indotta da statine non sono completamente compresi, ma sono state proposte diverse ipotesi:
- Interruzione della fornitura di farnesile e geranil pirofosfato: Questi prodotti sono coinvolti nel mantenimento della crescita cellulare e nella prevenzione dell'apoptosi. L'inibizione di questi prodotti può causare miotossicità.
- Riduzione del colesterolo nelle cellule muscolari: La diminuzione del colesterolo può destabilizzare la membrana cellulare, compromettendo la conduttanza ionica e l'eccitabilità muscolare.
- Disfunzione mitocondriale: La deplezione del coenzima Q10 e la perdita di ioni calcio (Ca2+) possono causare miopatia e distrofia muscolare.
Fattori di rischio per la miotossicità
Diversi fattori di rischio possono aumentare la probabilità di sviluppare miotossicità indotta da statine:
- Fattori di rischio non genetici: Età superiore ai 65 anni, struttura corporea piccola, etnia asiatica, sesso femminile, malattia renale e interazioni farmacologiche con inibitori del CYP3A.
- Fattori di rischio genetici: Varianti genetiche negli enzimi metabolici (CYP2C9, CYP3A4, CYP3A5) e nei trasportatori (SLCO1B1, SLCO2B1, ABCG2) possono aumentare il rischio di miotossicità.
Diagnosi della miotossicità
La diagnosi della miotossicità può essere complessa a causa della sua eterogeneità e della mancanza di una classificazione standardizzata.
La miotossicità può essere valutata sia soggettivamente, tramite la rilevazione dei sintomi del paziente, che oggettivamente, misurando le concentrazioni plasmatiche di creatina chinasi (CK).
Valutazione soggettiva e oggettiva
La valutazione soggettiva include la descrizione dei sintomi da parte del paziente, mentre la valutazione oggettiva si basa su esami del sangue per misurare i livelli di CK.
Sebbene entrambe le valutazioni siano importanti, le forme più lievi di mialgia vengono comunemente diagnosticate solo in base ai sintomi.
Classificazione della miotossicità
Nel 2014, l'European Phenotype Standardization Project ha proposto una classificazione di sei categorie di miotossicità correlata alle statine, inclusa la miopatia anti-HMGCR, un sottotipo di miosite necrotizzante autoimmune-mediata. Inoltre, la National Lipid Association ha sviluppato un algoritmo di punteggio dell'indice di mialgia delle statine per standardizzare la diagnosi.
Trattamento della miotossicità
Il trattamento della miotossicità indotta da statine può includere la sospensione del farmaco, la riduzione della dose o il passaggio a una statina diversa.
In alcuni casi, l'integrazione con coenzima Q10 può alleviare i sintomi muscolari.
Prevenzione e gestione dei dolori muscolari
Per prevenire e gestire i dolori muscolari indotti da statine, è importante:
- Monitorare attentamente i sintomi muscolari: Segnalare immediatamente al medico qualsiasi dolore muscolare, crampi o debolezza.
- Effettuare esami regolari del sangue: Monitorare i livelli di CK per rilevare precocemente la miotossicità.
- Considerare la genetica: Test genetici possono aiutare a identificare i pazienti a rischio di miotossicità.
- Adottare uno stile di vita sano: Mantenere una dieta equilibrata e un regolare esercizio fisico può migliorare la salute muscolare e generale.
Le statine sono importanti per la gestione dell'ipercolesterolemia e la prevenzione delle malattie cardiovascolari, ma possono causare effetti collaterali come dolori muscolari.
Comprendere i meccanismi alla base della miotossicità, identificare i fattori di rischio e adottare misure preventive può aiutare a gestire efficacemente questi effetti collaterali.
Se si sospettano dolori muscolari indotti da statine, è importante consultare un medico per una valutazione approfondita e un piano di trattamento personalizzato.